Chimica: insegnala ai tuoi figli giocando a battaglia navale!

Happy Pi-Day ! :)
14 Marzo 2017
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Chimica: insegnala ai tuoi figli giocando a battaglia navale!

Uno contro uno, navi schierate strategicamente, armi pronte all’assalto e VIAAA !
Alzi la mano chi non conosce questo fantastico gioco!

 

 “La battaglia navale” è conosciuta in tutto il mondo e può essere giocata da grandi e piccini in svariati modi, anche solo con carta e matita. Ultimamente è stata proposta una variante avvincente del gioco per rendere divertente l’apprendimento dei ragazzi che muovono i primi passi nello studio della Chimica.

“Eravamo lì a studiare chimica tutti insieme e stavamo cercando un modo divertente per memorizzare gli elementi. Mi si è accesa una lampadina!”.

 

 

L’idea è venuta alla signora Karyn Tripp, mamma di quattro ragazzi, ex insegnante e fondatrice di Teach Beside Me , un blog incentrato sull’ educazione dei bambini.

Karyn è una “homeschool” ovvero una mamma che fa da insegnante ai propri figli in casa.

 Insieme ad essi ha creato uno schema del gioco usando i simboli della tavola periodica degli elementi ed ora il figlio maggiore di circa 12 anni è diventato un grande appassionato di chimica, al punto che in camera sua ha voluto appendere un poster con tutti gli elementi della tavola di Mendeleev .Il gioco ha perfino entusiasmato la figlia di 8 anni pur non avendo alcuna conoscenza della materia!

“Mio figlio dice che il suo elemento preferito è Einsteinium perché pensa che il nome è cool.”

 

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Come si realizza: per realizzare la Battaglia Navale “istruttiva” Karyn si è servita di 4 fogli stampati della tavola periodica degli elementi. Dal momento che i numeri vanno già in ordine orizzontale sulla tavola, ha cominciato dall’ angolo in alto a sinistra a segnare le righe con le lettere dell’alfabeto. Ha poi plastificato i fogli affinché non si rovinino con l’usura ed ha incollato le due coppie di tavole in maniera simmetrica in modo che i bambini possano giocare l’uno di fronte all’altro.  

Come si gioca: le regole sono le stesse della battaglia navale che conosciamo: i bambini segnano sul tavolo dei cerchi che raggruppano 2, 3, 4 e 5 elementi che simulano le navi e, grazie alle coordinate chiamate, si cerca di “abbattare” le navi dell’avversario, in questo caso i gruppi di elementi.

Ma adesso cerchiamo di capire l’importanza di giochi istruttivi come la “battaglia navale” proposta da Karyn, per far fronte alle carenze scolastiche dei propri figli o semplicemente per invogliarli ad essere curiosi e soprattutto “esseri pensanti”. 

Perché oggi, nell’era di internet, le discipline scientifiche per i bambini rappresentano significative aree di insuccesso scolastico? Dove si sbaglia?

 A tale quesito risponde Giuseppe Pea, docente di matematica e statistica all’Università di Brescia che da anni studia l’influenza dell’educazione ricevuta a casa sull’apprendimento delle materie scientifiche:

“Si sbaglia nei rapporti tra genitori e figli, ad esempio: il rapporto si evolve verso il fare in modo che i propri figli non abbiano mai problemi, verso il prevenire i loro bisogni. Non si lascia mai che procedano per tentativi ed errori e per questo i ragazzi di oggi non si sanno organizzare, non sanno dare valore ai dati, non sanno affrontare le situazioni…”

Insomma Il metodo migliore per insegnare la chimica e come questa tutte le altre discipline, è quindi applicarle alla vita reale quotidiana, magari usando qualche gioco come strumento di insegnamento.

Anche il movimento aiuta i bambini ad apprendere, a fare esperienza e ad applicare concetti astratti alle situazioni che si presentano. E’ utile inoltre anche aiutarli a sviluppare l’autostima senza mettergli nella testa che le materie scientifiche quali matematica, fisica e chimica siano difficili.

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